di Claude Maréchal
Una presentazione delle otto membra dello yoga sotto forma di tre pañca (tre gruppi di cinque elementi ciascuno, NdT) aiuta a comprendere la relazione tra questi differenti aspetti della disciplina dello yoga, le loro applicazioni e la progressione nella vita quotidiana.
I tre pañca sono:
a) Bahiraṅga sādhana, che comprende:
1. yama
2. niyama
3. āsana
4. prāṇāyāma
5. pratyāhāra
b) Antaraṅga sādhana, che comprende:
1. prāṇāyāma
2. pratyāhāra
3. dhāraṇa
4. dhyāna
5. samādhi
c) Antarātma yoga, che comprende:
1. dhāraṇa
2. dhyāna
3. samādhi
4. saṃyama
5. kaivalya
Bahiraṅga sādhana
Il primo pañca comprende āsana, prāṇāyāma, pratyāhāra, yama e niyama
Una disciplina quotidiana, ben equilibrata, di āsana e prāṇāyāma aiuta a dare a yama e niyama uno spazio sempre più reale e naturale nella vita di tutti i giorni. Ciò giustifica l’inversione nell’ordine.
In effetti, la pratica di āsana e prāṇāyāma, soprattutto con l’aggiunta di tecniche quali le mudrā, produce un’evoluzione verso una crescente stabilità, una salute migliore e un sentimento di gioia e di pace interiore.
Di fatto, il praticante (del primo pañca) vive, in modo naturale, nel quotidiano, questa esperienza che l’aṣṭāṅga-yoga di Patañjali chiama pratyāhāra, la ritrazione sensoriale.
Lo Yoga-Yājñavalkya, che risale all’XI secolo, e la Bhagavad Gītā confermano questa visione delle cose.
La ritrazione sensoriale conduce alla padronanza di sé, alla salute profonda (anāmaya), modifica il comportamento e dà uno spazio sempre più importante alla vita interiore.
Antaraṅga sādhana
Il secondo pañca comprende prāṇāyāma, pratyāhāra, dhāraṇa, dhyāna e samādhi
Siamo qui nel pañca che potremmo definire la tappa interiore dello yoga. Prepara la tappa finale e la liberazione.
Tutto quello che è stato detto nel precedente pañca è ora ben consolidato nella vita di tutti i giorni dello yogi o della yoginī.
La persona ha dato priorità alla vita interiore. Senza dubbio, continua ad agire, ma la sua azione è adesso spogliata di ogni attaccamento ai frutti.
Si tratta in effetti di uno stabilirsi sempre più importante della qualità sattva nella vita quotidiana. Questo permette allo yogi/yoginī di trovarsi sempre meno nell’oscurità, nella turbolenza, nella preoccupazione per il frutto della sua azione e sempre più in uno stato di attenzione sostenuta verso la qualità dell’azione.
Il secondo pañca comprende ha due cause, prāṇāyāma epratyāhāra, e tre conseguenze, dhāraṇa, dhyāna e samādhi, concentrazione, meditazione e integrazione.
Chi raggiunge questo livello può essere chiamato yogi o yoginī. Lo scopo tuttavia non è stato ancora raggiunto.
Patañjali ha sviluppato questa situazione nella seconda parte del primo capitolo precisando che ci sono degli ostacoli da superare, prove a volte dolorose ma sempre salutari da vivere.
Antarātma yoga
Il terzo pañca comprende dhāraṇa, dhyāna, samādhi, samyama e kaivalya
Questo terzo pañca rappresenta la naturale evoluzione nella vita di uno yogi che attraverso la disciplina sviluppa la possibilità di concentrare l'attenzione intensamente e pacificamente in determinate direzioni e questo, in particolare, allo scopo di sviluppare determinate potenzialità che gli permettano di svolgere, come un buon servitore, un ruolo utile nella società.
Questo è ciò che accade nella vita di grandi maestri spirituali.
Il saṃyama più elevato che essi o esse riusciranno a realizzare è una perfetta attenzione all’istante presente.
Claude Maréchal
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Video-incontri online con Claude Maréchal - Maggio 2020
Claude Maréchal presenta online agli allievi AYCO e a tutti gli interessati una nuova lettura dell’aṣṭāṅga-yoga di Patañjali secondo i “pañca adhyāya”. La video conferenza si terrà in diretta attraverso la piattaforma Zoom.
Calendario
Sabato 2, sabato 9 e sabato 16 maggio 2020
Dalle ore 11.30 alle 12.15.
Connessione alla piattaforma online entro le ore 11.20
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